L’idea della “Città Universitaria”, proposta negli anni ’90 dall’allora amministrazione e sposata dal compianto Paolo Barucchieri, non solo continua ma è in piena evoluzione. La giunta comunale ha approvato la delibera che riguarda le opere di restauro e di recupero funzionale dell’immobile partendo dal recupero di una intera ala dell’ex collegio. Nello specifico il progetto prevede la messa in sicurezza di alcuni solai e la realizzazione dei servizi igienici necessari all’attività didattica oltre al recupero di uno spazio da destinare a spazio polivalente. Le aule per l’attività didattica saranno realizzate negli attuali spazi disponibili al piano seminterrato, piano terra e piano primo. “Tutti gli interventi sono stati concepiti con l’ottica della conservazione del bene e al contempo adottando tutti gli accorgimenti necessari anche al miglioramento sismico delle parti oggetto di intervento. I lavori di ristrutturazione riguarderanno anche la sala deputata a teatro che verrà messa in sicurezza salvaguardando la forma e le dimensioni del teatro oltre che della tribunetta (galleria) del teatro e della saletta per la proiezione” spiega il vice sindaco con delega ai Lavori Pubblici, Devis Milighetti. L’immobile di via San Giuliano nasce come convento femminile del secondo ordine francescano, denominato in origine Santa Maria del Giuncheto. Venne fondato intorno al 1260 alle pendici del colle di Mammi a pochi chilometri da Castiglion Fiorentino, nella diocesi di Arezzo. Nel 1553 le clarisse vennero ad abitare all'interno delle mura cittadine e poco dopo gli furono riunite le agostiniane di San Salvadore, sotto il titolo e la regola di Santa Chiara. Il convento fu trasformato in conservatorio nel 1785, soppresso nel 1810 e quindi ripristinato, sempre con funzioni di conservatorio, nel 1816. Negli anni successivi, a dispetto di vari passaggi di proprietà e di conseguenti alti e bassi, l’immobile ha sempre mantenuto la propria funzione di collegio femminile di istruzione, fino a quando nel 1968-69 fu chiuso per mancanza di collegiali e la struttura resto in stato di abbandono per lunghi anni. A metà degli anni ’80 il comune di Castiglion Fiorentino divenne il proprietario e nel 1989 sono iniziati i primi lavori di trasformazione dell’immobile per adeguarlo alla destinazione attuale grazie alla collaborazione con Associazione culturale Italart che nel corso di questi anni ha consentito, visto lo stretto rapporto con la Texas University di portare nella nostra vallata tanti studenti americani.
“La scelta di investire oltre 500 mila euro nel primo intervento di recupero dell’immobile ex collegio Santa Chiara è un chiaro segnale della volontà di questa amministrazione di garantire il recupero degli spazi per uso scolastico e universitario in continuità del progetto trentennale già avviato e contiamo di affidare i lavori entro la fine dell’anno in corso” conclude Devis Milighetti