432 le aziende agricole, tra micro e macro, presenti a Castiglion Fiorentino di queste ben 74 sono certificate bio dall’Artea. In pratica quasi il 25 % dei “contadini” hanno scelto d’intraprende il cammino del “biologico” attuando politiche orientate a favorire la sostenibilità ambientale. Il biologico riveste, infatti, una funzione centrale nell’ottica del consumo sostenibile visto sia il mercato in costante espansione che le politiche di settore messe in campo. E lunedì scorso, a Palazzo Vecchio, a Firenze, si è tenuto un convegno dal titolo “A tutto Bio – I distretti biologici della Valdichiana” per approfondire la normativa regionale con il confronto di amministratori pubblici, agricoltori, produttori e associazioni. Parlare di sostenibilità sociale, ambientale ed economica significa oggi parlare di distretti biologici e consumare il cibo biologico non è più un fenomeno di moda ma si sta trasformando in uno stile di vita contraddistinto da scelte di acquisto e di consumo consapevoli, attente a salvaguardare sia l’ambiente sia la salute che il benessere individuale. “Il Biodistretto Valdichiana Aretina è una associazione che intende adottare ogni iniziativa diretta alla tutela e alla valorizzazione della natura e dell’ambiente con specifica attenzione alle produzioni tipiche e biologiche sia nel campo agricolo, zootecnico e agro-industriale. A questo si aggiunge lo strumento di tutela, valorizzazione e progettazione delle identità rurali denominato ‘Comunità del Cibo della Valdichiana’. Entrambe le associazioni operano per favorire la promozione delle eccellenze locali, dell’agro-biodiversità, della filiera corta e per la tutela e la valorizzazione del paesaggio anche attraverso il potenziamento della logistica, del marketing territoriale e della comunicazione. Le aziende agricole, quindi, possono trovare in questi strumenti un aiuto per affrontare progetti specifici o pratiche burocratiche. Sarà strategico tener conto anche delle tante realtà presenti nel nostro territorio. Lavorare insieme, creare una cooperazione di rete strategica, per impostare politiche di sviluppo del territorio per rilanciare il settore agricolo partendo anche dalle eccellenze locali. Dobbiamo adottare un sistema agro-alimentare sostenibile in funzione dell’agenda 2030 data dall’Onu. ” dichiara Francesca Sebastiani, assessore all’Ambiente e Attività Produttive.