Continua il monitoraggio sulla presenza o meno della Bactrocera oleae, il parassita meglio conosciuto come la “Mosca dell’Olivo”. Dallo scorso mese di giugno, con cadenza settimanale, l’associazione di categoria Coldiretti invia al comune il bollettino che viene reso pubblico attraverso i dispositivi comunali come il sito (https://comune.castiglionfiorentino.ar.it), il social e l’app. Il controllo delle olive risulta fondamentale per validare o meno quanto evidenziato dalle trappole. Insieme alla cattura delle “mosche” vengono presi in esame, infatti, altri parametri come il controllo dell’evoluzione della popolazione della mosca, una valutazione sia del livello di attacco sulle olive che delle altre avversità dell’olivo. “La pianta dell’olivo va curata con dedizione sia perché produce un eccellente prodotto, l’olio extravergine, sia perché è un patrimonio dei nostri paesaggi, unici in tutto il mondo che caratterizzano l’aspetto naturalistico del nostro territorio castiglionese-toscano vera attrattiva anche dal punto di vista turistico-gastronomico-paeasaggistico. L’intento dell’amministrazione comunale è quello di preservare e curare il nostro paesaggio olivicolo rendendolo uno degli importanti brand promozionali del territorio. Non solo, un territorio curato si preserva anche da eventuali incendi, piaga di ogni estate” conclude l’assessore all’Agricoltura, Francesca Sebastiani.