Bollettino fitopatologico dell'olivo - 15 luglio 2024

Non siamo ancora in una fase fenologica idonea per la riproduzione della mosca. Vista l’assenza di catture e la fase fenologica non ancora recettiva all’attività della mosca e le alte temperature non sono necessari interventi contro questo fitofago.

Data di pubblicazione:
16 Luglio 2024
Bollettino fitopatologico dell'olivo - 15 luglio 2024

FASE FENOLOGICA: accrescimento drupa

LA CASCOLA FISIOLOGICA DELLE DRUPE
In questa stagione possiamo, con una certa frequenza, assistere alla cascola di alcune delle olive già allegate presenti nella pianta. L’eliminazione dei frutti da parte dell’olivo è un meccanismo fisiologico con cui la pianta tende ad autoregolare il proprio carico produttivo in base alle risorse a sua disposizione e all’andamento dei fattori ambientali eterni. In altre parole, riducendo il numero di frutti, l’albero adegua il suo sforzo produttivo alle risorse disponibili sostenendo la crescita di un numero di frutti adeguato e proporzionato alla capacità dell’apparato radicale, agli elementi minerali disponibili, alla sua superficie fogliare, alla risorsa idrica, alle temperature esterne, ecc. Ora – anche se in maniera non uniforme ma variabile a seconda degli areali dei suoli e delle varietà – questo è spesso il motivo per cui in questo periodo, cioè tra giugno e luglio ad una distanza di circa 6-8 settimane della fioritura prima della lignificazione dell’endocarpo ovvero prima della fase di “indurimento del nocciolo”, possiamo assistere ad una cascola fisiologica riguardante una parte delle drupe.

Catture praticamente assenti.
Non siamo ancora in una fase fenologica idonea per la riproduzione della mosca. Si ricorda, infatti, che, nei nostri areali, l’eventuale attività di ovideposizione della femmina di Bractrocera oleae (mosca dell’olivo) inizia dalla fase fenologica di indurimento del nocciolo.
Inoltre anche le alte temperature sopra i 30-32° sono di ostacolo alla proliferazione del fitofago.
Quindi, vista l’assenza di catture e la fase fenologica non ancora recettiva all’attività della mosca e le alte temperature
non sono necessari interventi contro questo fitofago.

TIGNOLA DELL’OLIVO – Prays Oleae
La prima generazione che attacca i fiori è terminata. Installare le trappole a feromoni e cominciare a controllare i frutticini.
Nel caso della tignola infatti, le trappole forniscono indicazioni circa la curva di volo delle generazioni, ma non una stima effettiva della popolazione larvale. Questa dovrà essere valutata in funzione delle infestazioni dello
scorso anno (drupe colpite con caratteristica galleria procedente dal peduncolo verso il nocciolo). La soglia di intervento è valutata tramite il riscontro della presenza delle uova sui frutticini e delle prime olive attaccate.
Ricordarsi tuttavia che la generazione carpofaga (che attacca cioè le olive), fa vedere i primi danni generalmente in questo mese di luglio.
Nei tempi successivi, in caso di cascola di olive con fori praticati in prossimità del picciolo delle olive, contattare il tecnico.

COCCINIGLIA MEZZO GRANO DI PEPE – Saissetia Oleae
Soprattutto là dove l’anno precedente se ne fosse riscontrata la presenza, cominciare a controllare visivamente le piante per vedere se presentano questo fitofago, facilmente riconoscibile proprio per la caratteristica forma di un granello di pepe diviso a metà degli scudetti (ovvero le femmine adulte della specie), contenenti al loro interno le uova che, quando si schiudono generalmente attorno alla metà di luglio, generano numerosissime neanidi.
Nei nostri areali in genere, sia per le condizioni climatiche avverse, sia per i numerosi antagonisti naturali, questo fitofago non genera grossi danni. È comunque buona norma tenerlo sotto controllo visivo contattando il tecnico se lo si ritiene necessario.

CICLOCONIO O OCCHIO DI PAVONE – Spilocaea Oleaginea
I trattamenti a base di Sali di rame sono in genere già stati effettuati.

MARGARONIA O PIRALIDE DELL’OLIVO – Palpita Unionalis
Questo insetto, come la Tignola dell’olivo, è un lepidottero (farfalla). Non è sempre presente in maniera consistente né uniformemente distribuito. Può causare danni alla vegetazione (giovani germogli) e, più raramente, anche alle drupe.
Compie da 4 a 5 generazioni all’anno secondo le stagioni e gli areali.
Potature e concimazioni equilibrate, limitando la vigoria di nuovi germogli, evitano grosse infestazioni. Molta attenzione va posta alla pulizia periodica dei polloni, essendo questi tra i fusti preferiti dalla piralide.

ROGNA DELL’OLIVO – Pseudomonas Savastanoi
La malattia è presente in molti areali olivicoli pertanto, si può affermare che il potenziale infettivo sia importante in tutti gli ambienti. I trattamenti a base di rame possiedono un effetto batterio statico quindi, in concomitanza di grandinate, è INDISPENSABILE effettuare un intervento entro 36-48 ore dall’evento grandinigeno.
Trattamenti eseguiti più tardivamente non sortiscono alcun effetto. Altre strategie di contenimento della malattia la rimandiamo ai bollettini autunnali.

PER OGNI ALTRA INFORMAZIONE CONTATTARE IL COMUNE DI CASTIGLION FIORENTINO
TEL. 057565641
UFFICIO AMBIENTE E SVILUPPO TEL.0575656415
O IL TECNICO DELLA COLDIRETTI:
MONTESI LUIGI AL 3475560170

Ultimo aggiornamento

Martedi 16 Luglio 2024