Domani ricorre la Giornata Internazionale della Donna e, premesso che la donna debba essere rispettata e “celebrata” 365 giorni all’anno, in questo giorno vengono organizzate iniziative e manifestazioni per ricordare gli sforzi fatti, ormai, più di un secolo fa da tutte quelle donne per ottenere la parità dei diritti.
E domani, in Sala San Michele, alle ore 11.30 si terrà un incontro dal titolo “Oltre il Campo – psicologia dello sport impegno e resilienza” al quale parteciperà la dott.ssa Elisa Marcheselli, psicologa dello sport.
Sarà presente anche il sindaco Agnelli per i saluti istituzionali mentre l’assessore alle Pari Opportunità, Stefania Franceschini, modererà i lavori.
“Quest'anno” – afferma l’assessore Franceschini – “abbiamo pensato che parlare di uno sport come il calcetto femminile fosse la giusta occasione per confrontarci sul tema di donne e pregiudizi.
Ascolteremo le ragazze dell'A.S.D. Foligno che racconteranno di come hanno inseguito e poi raggiunto il loro sogno, quello di giocare in serie A, e le nostre ragazze della "Polisportiva Montecchio”, che questo sogno stanno piano piano coltivando.
Nonostante nel nostro paese la diffusione del calcio e del calcetto femminile stia aumentando, rimangono pregiudizi ed ostacoli da superare, che altro non sono che lo specchio di quello che succede in molti altri ambiti della nostra vita sociale.
Il coinvolgimento delle scuole è fondamentale per lanciare il messaggio che non bisogna mai fare distinzioni tra uomini e donne soprattutto quando si parla di desideri, propensioni, passioni sportive e non, che vanno sempre incoraggiate ed incentivate, non soppresse, magari in virtù di retaggi culturali che vanno superati.
Non dobbiamo, ad esempio, più accettare che ancora oggi alcune famiglie non vedano di buon occhio il fatto che una figlia possa giocare a calcio o calcetto perché è "una cosa da maschi".
Festeggiare la Donna, lasciando la parola alla donna atleta permette di lanciare un messaggio immediatamente percepibile dai più giovani che in questi anni hanno potuto, e possono, ammirare vittorie sportive femminili che nulla hanno da invidiare a quelle dei colleghi uomini.
Mi auguro che da questo incontro possa uscire chiaro l'invito a tutte le ragazze presenti di avere il coraggio, la forza e anche la sfrontatezza di seguire le proprie passioni e di sentirsi fiere ed orgogliose delle proprie scelte.
Non dobbiamo più accettare che le donne siano tenute ai margini negli ambiti decisionali della società, dallo sport, al mondo del lavoro e delle professioni fino al mondo della politica.
Questa rappresenta la vera svolta per il raggiungimento della parità di genere, fino a che non ci sarà magari più bisogno di celebrare un 8 Marzo.
La donna merita le stesse opportunità riservate agli uomini, ma soprattutto merita rispetto per la sua persona e per le sue scelte”.