“Ad oggi nemmeno la possibile realizzazione di una stazione dell’alta velocità in Valdichiana, indipendentemente dalla sua effettiva collocazione finale, sembra essere una condizione sufficiente a consentire la strutturazione di una rete viaria adeguata tra Arezzo-Castiglion Fiorentino-Camucia e tra la Sr71 e l’autostrada” esordisce così il vicesindaco Devis Milighetti sulla questione della viabilità funzionale collegata anche alla costruzione della nuova stazione Medioetruria.
In base allo studio di fattibilità del 2015, la soluzione di Rigutino preventivava un investimento di 16,8 milioni di euro da destinare alla realizzazione delle infrastrutture di viabilità; oggi, l’ultimo studio tecnico del 2023 riduce questi costi a 2,5 milioni di euro. Ancora inferiori risulterebbero gli investimenti qualora la nuova stazione dell’alta velocità venisse realizzata su Chiusi o su Creti con una previsione di spesa di un milione di euro: in quest'ultimo caso, anche a fronte di un'assenza totale di uno scambio ferro-ferro e, pertanto, incentivando in maniera significativa la mobilità su gomma.
“Allo stato attuale delle cose, che evidenzia come le valutazioni sulle possibili location siano state affrontate in modo inadeguato, – prosegue il vicesindaco Milighetti – si aggiunge che la Regione Toscana, nel proprio piano triennale degli investimenti pubblici, al di là del collegamento tra Camucia e il raccordo Perugia-Bettolle R06, già previsto da tempo, non ha stanziato risorse aggiuntive.”
“Visto anche il tasso di incidentalità già presente sulla Sr71, la realizzazione di una stazione di alta velocità in Valdichiana, ovunque collocata, avrebbe chiaramente un pesante impatto su una situazione già critica, stimando inoltre che buona parte degli utenti utilizzeranno una mobilità su gomma. L’assenza di investimenti previsti per la viabilità funzionale al raggiungimento della stessa stazione sarebbe, dunque, un errore imperdonabile. Occorre, pertanto, che ognuno si assuma le proprie responsabilità e che gli enti competenti si adoperino, garantendo sicurezza e sostenibilità ambientale, per adeguare le infrastrutture di collegamento, innanzitutto progettandole in maniera adeguata e poi reperendo le relative risorse” conclude il vicesindaco Milighetti.