Coraggioso e buono. Sono stati questi gli aggettivi che a più riprese sono stati utilizzati durante la cerimonia di questa mattina in ricordo del Sovrintendente Capo della Polizia di Stato Emanuele Petri. Un eroe moderno, un eroe della pace sempre più attuale anche in virtù degli ultimi episodi di guerriglia cittadina registrati nei giorni scorsi e durante i quali le forze dell’ordine sono state offese e malmenate.
Una divisa, un uomo che difende la patria, le leggi e tutela la cittadinanza. Com’è successo per Emanuele Petri che durante un normale controllo sul treno interregionale Roma-Firenze ha portato alla luce le nuove Brigate Rosse.
Una semplice attività lavorativa che gli è costata la vita.
È successo 15 anni fa e da allora Castiglion Fiorentino ricorda questo eroe moderno con una cerimonia al fine di non dimenticare un pezzo di storia contemporanea così importante per tutti noi.
“Ogni anno ricordiamo un padre di famiglia, un poliziotto, un uomo generoso che ha perso la sua vita solo perché svolgeva il suo lavoro con onestà e zelo. Vogliamo anche dimostrare la nostra vicinanza alla famiglia, alla moglie Alma e al figlio Angelo che con orgoglio testimonia il coraggio di Emanuele. Ogni anno ‘scomoderemo’ la famiglia Petri perché attraverso la loro presenza vogliamo infondere il rispetto assoluto verso le forse dell’ordine e tutti coloro i quali indossano una divisa” dichiara il sindaco Mario Agnelli.
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