Comune di Castiglion Fiorentino

Castiglion Fiorentino, venerdì 26 ottobre ore 10,30
 
Il progetto sperimentale della Usl Sud Est è attivo in Valdichiana e mette in relazioni le reti cliniche integrate e strutturate per la presa in carico delle cronicità.  Un presupposto di sperimentazione pilota di Infermieristica di famiglia e di comunità valida nella definizione di interventi proattivi di gestione delle cronicità
 
 
“Casa della Salute. Nuova presa in carico della cronicità”, questo delicato argomento verrà affrontato da un pool di qualificati esperti venerdì 26 ottobre a partire dalle 10,30 nel Teatro comunale  “Mario Spina” di Castiglion Fiorentino. Dopo il saluto istituzionale che vedrà la presenza del sindaco di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli, del segretario regionale FNP CISL Toscana, Mauro SCOTTI e della segretaria confederale CISL Toscana,  Francesca RICCI, si entrerà nel vivo dell’argomento con la partecipazione dell’USL Sud Est Toscana con interventi della dr. Anna Beltrano, direttore del Distretto USL Sud Est – zona Valdichiana ed il dr. Marco Conti, coordinatore clinico Medicina generale - zona distretto Valdichiana. Le conclusioni saranno affidate alla segretaria nazionale FNP, Patrizia Volponi. Coordina l’incontro la giornalista Antonella di Tommaso. Secondo i dati ISTAT, circa tre milioni di persone vivono in condizione di disabilità in Italia (4,8 % della popolazione totale, 44,5 % nella fascia di età con più di 80 anni) e ciò testimonia una trasformazione radicale nell’epidemiologia. Questo richiede un notevole impegno di risorse, una forte integrazione dei servizi sanitari-assistenziali-sociali-riabilitativi che coinvolge tutta la rete ospedale-territorio.  La Usl Sud Est, di fatto, attraverso la Medicina generale e con le tre Casa della Salute della Valdichiana aretina ha varato la sperimentazione di questo nuovo modello organizzativo di pianificazione, programmando prestazioni ed interventi di cura specifici dei pazienti con patologie croniche, affiancandoli e garantendogli un’assistenza continuativa. Si tratta di una scelta innovativa e indirizzata a dare risposte concrete ai crescenti e nuovi bisogni di salute determinati dagli effetti delle tre transizioni: epidemiologica, demografica e sociale che hanno portato ad un cambiamento strutturale ed organizzativo con una nuova geografia dei servizi.