La petizione che chiede all’Europa di difendere la nostra salute e tutelare il meglio del cibo italiano, è stata sottoscritta dal Consiglio Comunale
“IL CONSIGLIO COMUNALE DI CASTIGLION FIORENTINO DICE STOP AL CIBO ANONIMO”
In successione arriva il sì del Senato alla norma sull'obbligo di etichettatura di origine per tutti i prodotti alimentari che consente di adeguare ed estendere l’etichettatura obbligatoria del luogo di provenienza geografica degli alimenti
Un altro consiglio comunale si è schierato da parte delle imprese agricole, della tutela del Made in Italy e dalla parte dei cittadini, è quello di Castiglion Fiorentino che durante l’ultima assise capitanata dal primo cittadino Mario Agnelli, ha voluto aderire alla petizione “Stop Cibo Anonimo” che la Coldiretti sta portando avanti su tutto il territorio nazionale e dove anche qui, in provincia, è impegnata in prima linea, quotidianamente, sul fronte della sicurezza alimentare ed etichettatura.
“Proprio ieri, martedì 29 gennaio, l’aula del Senato – spiega la Presidente di Coldiretti Arezzo Lidia Castellucci - ha approvato la norma sull'obbligo di etichettatura di origine per tutti i prodotti alimentari contenuta nel decreto semplificazioni.
La norma è fortemente sostenuta da noi ed attesa dal 96% degli italiani che hanno partecipato all’ultima consultazione pubblica del Ministero delle Politiche Agricole, un passo avanti importante che delinea come tutti, e a tutti i livelli nel nostro Paese, lo dimostra anche l’atto del consiglio comunale di Castiglion Fiorentino, vogliono oggi, porsi all’avanguardia in Europa nelle politiche per la trasparenza dell’informazione ai consumatori,
con l’etichetta di origine Made in Italy per valorizzare la produzione nazionale, consentire scelte di acquisto consapevoli ai cittadini ed impedire di spacciare prodotti stranieri come nazionali.
L’etichettatura di origine obbligatoria degli alimenti è stata introdotta per la prima volta in tutti i Paesi dell’Unione Europea nel 2001 dopo l’emergenza mucca pazza nella carne bovina per garantire la trasparenza con la rintracciabilità e ripristinare un clima di fiducia. Da allora molti progressi sono stati fatti anche grazie al pressing della Coldiretti ma resta l’atteggiamento incerto e contradditorio dell’Unione Europea che obbliga a indicare l’origine in etichetta per le uova ma non per gli ovoprodotti, per la carne fresca ma non per i salumi, per la frutta fresca ma non per i succhi e le marmellate, per il miele ma non per lo zucchero. “L’approvazione della norma da parte dell’Aula di Palazzo Madama è una grande vittoria per tutte le nostre imprese agricole e dei consumatori per dare la possibilità di conoscere finalmente la provenienza della frutta impiegata in succhi, conserve o marmellate, dei legumi in scatola o della carne utilizzata per salami e prosciutti fin ad ora nascosta ai consumatori, ma anche difendere l’efficacia in sede europea dei decreti nazionali già adottati in via sperimentale in materia di etichettatura di origine di pasta, latte, riso e pomodoro – ha commentato il Direttore Mario Rossi - una misura importante anche di fronte al ripetersi di scandali alimentari nell’Unione Europea dove si sono verificati nel 2018 quasi dieci allarmi sul cibo al giorno che mettono in pericolo la salute dei cittadini e alimentano psicosi nei consumi per le difficoltà di confinare rapidamente l’emergenza. Le maggiori preoccupazioni - prosegue il Direttore - sono proprio determinate dalla difficoltà di rintracciare rapidamente i prodotti a rischio per toglierli dal commercio con un calo di fiducia che provoca il taglio generalizzato dei consumi che spesso ha messo in difficoltà ingiustamente interi comparti economici, con la perdita di posti di lavoro. L’esperienza di questi anni dimostra l’importanza di una informazione corretta con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine nazionale dei prodotti che va esteso a tutti gli alimenti. Ringrazio tutto il consiglio comunale di Castiglion Fiorentino che ha voluto impegnarsi verso i tanti imprenditori agricoli del territorio, anche della Valdichiana”.
“Non è la prima volta che aderiamo ad iniziative di questo genere che hanno il fine di tutelare la salute dei cittadini. Pregevole l’azione di Coldiretti che si è mobilitata per ‘scegliere l’origine’ degli alimenti e così da interrompere la raccolta del ‘cibo anonimo’. La Valdichiana è anche sinonimo di buon cibo, di eccellenze enogastronomiche e tutelando il cibo vogliamo tutelare anche l’autenticità del nostro territorio” dichiara il sindaco Mario Agnelli.