Comune di Castiglion Fiorentino

Prorogato fino a giovedì prossimo, 17 ottobre, la presentazione della domanda per il Bando del Servizio Civile Nazionale, a cui partecipa anche la Confraternita della Misericordia di Castiglion Fiorentino, rivolto ai giovani dai 18 ai 28 anni. “Il titolo del nostro progetto” – spiega il Governatore della Misericordia, Paola Salvadori - “è ‘L’UNIONE FA LA FORZA’ perché la nostra unica finalità è di unirci per rafforzare il nostro sistema di trasporto e garantire, così, un incremento di servizi anche unendoci tra Misericordie”.  Come a livello nazionale anche alla Misericordia castiglionese, ad oggi, purtroppo sono pervenute pochissime domande. Da qui, la decisione a livello nazionale, di prorogare il termine per la presentazione della domanda per partecipare al progetto che dura 12 mesi e che prevede un compenso mensile di 439 euro e 50 centesimi.
“Per chi avesse delle difficoltà a compilare la domanda, che quest’anno deve essere inviata on line, mettiamo a disposizione fin da domani mattina la nostra segreteria” aggiunge il Governatore della Misericordia Salvadori.
Un’opportunità, quindi, per 5 giovani castiglionesi per affacciarsi al mondo del lavoro che non dovrebbe essere sprecata.
“In un momento così particolare e complicato per la ricerca di un posto di lavoro mi sembra che la risposta che arriva sia molto fiacca. Spero che questa proroga dia gli effetti sperati sia a livello locale che nazionale” conclude il sindaco Mario Agnelli.
 
 
OBIETTIVI DEL PROGETTO:
La realtà emersa nella descrizione del contesto territoriale del Comune di Castiglion Fiorentino, ci permette di definire i seguenti obiettivi qualitativi e quantitativi, tra loro correlati:
a) Migliorare ed aumentare il numero dei servizi di trasporto verso gli ospedali e i centri di riabilitazione
b) Agevolare attraverso l’assistenza e i trasporti socio-sanitari la permanenza, nelle proprie mura domestiche, dell’anziano autosufficiente e non autosufficiente, dei disabili e dei pazienti da patologie temporaneamente e/o permanentemente invalidanti e/o in fase terminale
c) Creare reti di sostegno
d) Incrementare il senso di solidarietà