Cenni storici sulle origini della Chiesa di Ristonchia e San Martino:
La chiesa parrocchiale di Ristonchia compare come “ecclesiam S. Martini de Rusticulis” fin dal 1014 fra le chiese e i castelli appartenenti all’Abbazia di Farneta ad essa confermate dall’Imperatore Enrico II in quell’anno. La chiesa di San Martino compare anche nel Libro dei Censi del 1238 dove si cita l’obbligo di pagare a Farneta 4 staia di grano all’anno. Sempre in un documento del 1238 compare che un tal Guido del fu Giovanni da Restonchia vendette alla chiesa un terreno nella valle sottostante; era rettore della chiesetta di un certo Maffeo.
Si celebra nella Parrocchia di Ristonchia la festa di San Martino, un santo che ha le sue origini nella Pannonia, provincia romana, corrispondente all’attuale Ungheria. Nacque nel 316 o 317 e suo padre, militare, lo chiamò Martino in onore di Marte, dio della guerra. Quando la famiglia si trasferì a Pavia, Martino crebbe in questa città dove chiese di essere ammesso al catecumenato, ma fu obbligato ad una carriera militare. A soli 15 anni il giuramento militare, fu poi promosso al grado di “circitor”, ovvero militare col compito di dover fare la ronda di notte e ispezionare il posto di guardia. In una di queste ronde, in pieno inverno, Martino incontrò un povero seminudo e, non avendo più denari, prese la spada e tagliò in due il proprio mantello e ne donò la metà al povero. La notte seguente egli vide in sogno Cristo, avvolto in quel mantello che gli sorrideva riconoscente.
locazione
piazza del municipio
comune
castiglion fiorentino