Solo 4 giorni d’indagine per individuare gli autori del furto ai danni del Sistema Museale Castiglionese. Recuperate le 61 medaglie.

Data di pubblicazione:
12 Novembre 2019
 Solo 4 giorni d’indagine per individuare gli autori del furto ai danni del Sistema Museale Castiglionese. Recuperate le 61 medaglie.
Denunciati per furto aggravato due giovani ventenni castiglionesi, di cui uno è un ex collaboratore del Museo.
Come moderni “Pinocchio” avevano sotterrato la refurtiva lungo il fiume .
 
Scoperti a tempo di record gli autori del furto al Sistema Museale Castiglionese. Si tratta di due giovani castiglionesi, S.M. del 1996 e M.T. del 2000, entrambi con pregiudizi di polizia per stupefacenti di cui uno è un ex collaboratore del Sistema Museale. Sono stati denunciati a piede libero, perché non c’è il rischio di fuga, per furto aggravato in concorso.  La refurtiva, 61 medaglie, per lo più in bronzo, solo alcune in argento, è stata ritrovata nella campagna circostante Castiglion Fiorentino sotterrata ai piedi di un albero. Il furto risale alla notte tra mercoledì e giovedì della scorsa settimana. Intorno a mezzanotte e mezzo i due giovani, armati di una spranga, sono prima entrati da una finestra di Palazzo Pretorio e poi illuminando le vetrine con i propri cellulari hanno rotto il vetro e arraffato le 61 medaglie facenti parte di una donazione (550 medaglie) avvenuta alcuni anni fa da una famiglia castiglionese. Il furto si è consumato in pochi istanti poiché, dopo aver rotto la finestra, è scattato il sistema di allarme e nel breve lasso d tempo è poi sopraggiunta una pattuglia dell’istituto di vigilanza privato.  Iniziate le indagini, supportate anche dalle telecamere sia della video sorveglianza interna che quelle dislocate nel centro storico, il  comando di Polizia Municipale, con il prezioso aiuto dei Carabinieri, ha, in soli 4 giorni, individuato gli autori del gesto. Nella giornata di ieri, la convocazione al comando di piazza del Collegio dei giovani castiglionesi come persone informati sui fatti ma durante l’incontro, tra contraddizioni e tanto nervosismo, hanno confessato tutto.  Mentre la spranga è stata lasciata nei pressi di Palazzo Pretorio, le medaglie sono state sotterrate in aperta campagna, zona Cappuccini, ritenuto luogo sicuro per custodirle in attesa che le acque si fossero calmate.  Così come dei moderni “Pinocchio”, quindi,  hanno sotterrato ai piedi di un albero, lungo il greto di un fiume, le 61 medaglie ma come nella favola di Collodi il campo in questione non è stato dei “miracoli” e le medaglie sono state scovate e riportate al Museo. “Sono stati 4 giorni intensi; grazie agli indizi, come ad esempio,  alla postura di uno dei ragazzi, li abbiamo individuati. Sono state indagini non semplici perché i ragazzi, con volto coperto dai cappucci, avevano scelto accuratamente vicoli e strade per sfuggire al controllo delle telecamere oltre a spostarsi solo ed esclusivamente a piedi. Al termine del colloquio i ragazzi visibilmente rammaricati ci hanno accompagnato sul luogo dove avevano nascosto le medaglie” ha spiegato Marcellino Lunghini, comandante della Polizia Municipale.  “Questa violazione ci ha ferito profondamente. Grazie all’ottimo lavoro del Comando della Polizia Municipale che con il concorso dell'Arma Carabinieri sono stati individuati gli autori del furto. Nella consapevolezza che tutto è migliorabile, i nostri sistemi di allarme e di video sorveglianza sono risultati efficaci alla risoluzione del caso. E' proprio il caso di dire che tutto è bene quel che finisce bene. Castiglioni non è una città sicura, per i ladri ” ha concluso il sindaco Mario Agnelli.
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