Ormai è divenuta un’immancabile abitudine quella dell’Avis di Castiglion Fiorentino che, in occasione dell’anniversario del bombardamento del 19 dicembre 1943, organizza una raccolta sangue straordinaria, giunta alla sua sesta edizione, al centro trasfusionale dell’Ospedale S. Margherita della Fratta in ricordo dei caduti.
Questa mattina ben 12 donatori, tra i quali il sindaco Mario Agnelli, donatore da tempo, e Don Aimè, nuovo parroco della Chiesa della Collegiata, oltre a 4 donatori del Rione di Porta Romana, si sono presentati all’ospedale della Valdichiana per fare la donazione: il sangue che è stato versato durante la guerra diviene ora sangue donato per salvare delle vite umane.
"Anche oggi, abbiamo avuto quattro nuovi donatori e cogliamo l’occasione per invitare sempre più persone a far parte della grande famiglia dell’Avis. Soddisfazione per questo 2023 che ci ha visto raggiungere le 920 donazioni, registrando un incremento del 6%” - dichiara il presidente dell’Avis, Gabriele Giommetti, che aggiunge “Non stanchiamoci mai né di donare né di prenotare la donazione perché c’è sempre bisogno di sangue e plasma e di programmare correttamente in base alle richieste degli ospedali”
“Anch'io ho aderito alla raccolta sangue straordinaria ‘Io ho quello che ho donato’, promossa da Avis, Rione Porta Romana e Onlus Solidarité Identités, perché dal sacrificio dei nostri concittadini deceduti in guerra o a causa della guerra, abbiamo ricevuto in dono la libertà” conclude il sindaco Mario Agnelli.