Approvata a maggioranza dai gruppi consiliari di “Libera Castiglioni” e “Castiglioni nel Cuore” la mozione contro l'obbligo di accatastamento di camini, stufe e caldaie con potenza inferiore a 10 Kw, introdotto dalla Regione Toscana.
Revocare la delibera della Giunta regionale e rinviare le procedure inerenti l’accatastamento dei camini, queste in estrema sintesi le richieste lette dal capogruppo di “Libera Castiglioni”, Luca Fabianelli, durante l’ultimo consiglio comunale, che ha anche sollecitato il sindaco Mario Agnelli d’informare la stessa Regione Toscana della mozione.
Intanto sembra che un primo risultato sia arrivato: dal primo ottobre, infatti, è stato spostato al 30 marzo il termine entro il quale i cittadini devono registrare le loro stufe e camini a legna sul portale regionale come previsto dalla delibera 222/2023 della Regione Toscana e la mancata registrazione potrebbe portare, previa diffida, a sanzioni anche fino a 3 mila euro.
Ecco che nella mozione di “Libera Castiglioni” si chiede “sia la revoca della delibera di Giunta n. 222 del 2023 e relativi allegati, sia il rinvio delle procedure inerenti l’accatastamento dei camini, che dovrebbero essere previste, per specifiche aree che presentano problemi inerenti la qualità dell’aria, solo e soltanto dopo aver approvato il nuovo Piano sulla qualità dell’aria regionale, cioè solo aver prodotto, sulla base di dati aggiornati, una programmazione organica degli interventi necessari al raggiungimento di obiettivi di qualità dell’aria così come previsti dalle normative nazionali ed europee”.