“Avere un nome è importante, anche per le cose”. Così Don Marcello Colcelli al termine della cerimonia d’intitolazione tenutasi ieri pomeriggio dopo la celebrazione eucaristica per San Michele Arcangelo, patrono di Castiglion Fiorentino. “Già ai primi del ‘900” – continua Don Marcello – “la porta veniva chiamata ‘Porta Nuova’, appunto; con questa cerimonia sarà molto più semplice indicare la strada per andare in Collegiata”.
Anche se il maltempo di ieri ha modificato il programma delle celebrazioni per il Santo Patrono, e nonostante il cielo ancora grigio per la pioggia, dopo la Solenne Santa Messa, si è svolta la cerimonia d’intitolazione della porta di accesso che, da via Trento conduce in piazza della Collegiata. La porta in questione fu realizzata, in concomitanza con la costruzione della nuova Collegiata, proprio per poter più agevolmente trasportare le pietre dalla cava di Senaia al cantiere. E dal momento che esistevano due porte intitolate a San Giuliano (quella antica è visibile soltanto nei sotterranei della chiesa del Gesù), quella ottocentesca prese il nome di “Porta Nuova”. Così, “dopo un accurata ricerca storica, su proposta di Monsignor Marcello Colcelli, ottenuta l'autorizzazione della Prefettura di Arezzo, la porta d'ingresso che conduce alla Chiesa della Collegiata, ha ricevuto ieri l'intitolazione di Porta Nuova” conclude il sindaco Mario Agnelli.