Uno spazio espositivo che raccoglie le sfide di una vita del Maestro Matteo Capitini che, con le sue opere e ricerche, ha dato un contributo d’indiscussa eccellenza all’arte della ceramica
Arte ceramica e grandi emozioni: è stato inaugurato, sabato 6 maggio, il Museo di Ceramiche Capitini, uno spazio espositivo che celebra il lavoro di una vita del Maestro ceramista castiglionese Matteo Capitini. Settantre anni di studio, ricerca e sperimentazioni che hanno visto Capitini dedicarsi alla produzione di ceramiche artistiche dando continuità e rilievo, insieme alla moglie Silvana Milighetti, a una delle più antiche e nobili tradizioni del territorio. “La passione per la ceramica ha accompagnato tutta la mia vita – racconta l’artista Matteo Capitini – Un susseguirsi di sfide e tentativi che mi hanno sempre portato ad allargare i mie studi, raccogliendo soddisfazioni anche fuori dalla mia città e dai confini italiani, e vivendo emozioni indescrivibili. Adesso con questo museo, spero di dare ancora il mio contributo a Castiglion Fiorentino, mettendo le mie ricerche a disposizione di tutti”.
Dalle ceramiche che rimandano ai temi e alla forme delle maioliche post medievali alle pregiate sigillate italiche, ceramiche tipiche della zona di Arezzo e risalenti al I secolo a.C, passando per i più noti buccheri etruschi: nel corso degli anni, la produzione di Capitini ha raggiunto un indiscusso livello di eccellenza riconosciuto in patria come all’estero. “Il Museo Capitini rappresenta uno spazio espositivo unico nel suo genere – dichiara Stella Menci, Direttrice del Sistema Museale Castiglionese – Sintesi perfetta della grande produzione di un artista in continua evoluzione che mostra grande competenza tecnica delle diverse classi ceramiche, dai buccheri alle sigillate, unita a una pregevole passione nell’insegnare e, soprattutto, nell’imparare e sperimentare. Un ringraziamento particolare all’artista che ha messo a disposizione dei visitatori le sue opere e alle dottoresse Sara Mori e Bianca Caracuzzo che hanno curato, con me, l’allestimento del museo”.
Situato in via Roma 41, il Museo Capitini si articola su quattro sale che ripercorrono in un ideale viaggio a ritroso nel tempo, l’immensa produzione ceramica di Matteo, frutto di studi e ricerche di gande interesse scientifico. La prima sala intitolata “Innovazione e sperimentazione” si trovano, infatti, le opere più recenti e innovative del maestro, risultato della sperimentazione di nuove tecniche di lavorazione della materia. Protagonisti della seconda sala dal titolo “La ricerca della tradizione” sono, invece, le opere che derivano dallo studio dei manufatti di epoca etrusca e romana, come i buccheri e le sigillate italiche. La terza e la quarta sala denominate “Le nostre ceramiche” ospitano, infine, i pezzi unici che rappresentano il marchio di fabbrica di Capitini, realizzati in collaborazione con la moglie a partire dal 1965. “ Con questo museo Castiglion Fiorentino dedica a un grande artista castiglionese il tributo che gli deve essere riconosciuto – afferma il Sindaco Mario Agnelli – Questa galleria d’arte non è soltanto un’esposizione di opere: raccoglie le sfide in una vita del Maestro Capitini in un percorso ancora aperto che l’ha portato a dare un enorme contributo all’arte della ceramica. A Matteo e alla moglie Silvana, la riconoscenza mia e quella della città per tutto quello che hanno fatto e per quanto hanno deciso di trasmettere alle future generazioni.”