“Negli anni Castiglion Fiorentino si è distinto per i tanti progetti d’inclusività a favore delle persone con disabilità e le loro famiglie. A partire dalla ‘Casa di Pinocchio’, una struttura nata in sinergia tra Asl, Comuni e Terzo Settore che promuove percorsi d’integrazione sociale e di vita indipendente terminando con i progetti d’inclusività museale divenuti, anche, un’occasione di confronto e condivisione di esperienze con altre realtà museali anche internazionali. Tutti i progetti portati avanti nella nostra zona sono il frutto della fattiva collaborazione tra enti ed istituzioni coinvolte che hanno messo sempre al centro di tutto la persona. Negli anni i servizi si sono modificati ed adattati alle nuove normative ma il filo conduttore è il riconoscimento del diritto all’autodeterminazione della persona disabile. Ad essa, infatti, deve essere cucito un abito su misura perché deve essere calato sulle sue esigenze, aspettative e capacità.. Tutto deve partire dall’ascolto della persona per raggiungere la piena ed effettiva inclusione realizzando un vero e proprio progetto pensato con la persona sulla base delle sue aspirazioni e capacità”.
È questo il quadro generale illustrato questa mattina dall’assessore alla Sanità e Politiche Sociali del comune di Castiglion Fiorentino, Stefania Franceschini, durante il convegno che si è svolto allo Spina. Si è trattato di un confronto tra Enti Pubblici ed operatori privati sulla disabilità in Valdichiana. L'Azienda USL Toscana Sud-Est (Zona Valdichiana Aretina), a seguito dell'approvazione da parte della Conferenza dei Sindaci (Delibera n°1/2021), aveva indetto un'istruttoria pubblica rivolta ai soggetti pubblici e del privato che operano nel settore del sostegno e supporto alle persone disabili; A seguito dell'avviso nell'anno 2021 furono effettuate le procedure di manifestazione di interesse, e dal 2021 ha lavorato e co-progettato con alcune cooperative, fondazioni e associazioni al fine d’individuare percorsi di sensibilizzazione, informazione, accompagnamento e sostegno ai soggetti con disabilità e i loro familiari. Questa giornata ha voluto, infatti, raccontare, con una fotografia alle famiglie, il panorama dei servizi presenti e le possibilità di cambiare la prospettiva degli stessi nel tempo mettendo al centro il tema del diritto all'autodeterminazione del soggetto disabile. “La giornata” - affermano gli organizzatori - “ha avuto anche lo scopo di mettere insieme le famiglie dopo un lungo periodo di distanza, perché anch'esse diventino, così, parte attiva attraverso le associazioni nella co-progettazione dei "progetti di vita" dei figli con il territorio, l'azienda ASL e il terzo settore”. “”Ringrazio gli organizzatori del cono segno ma anche tutti gli operatori del settore che quotidianamente mettono a disposizione la loro preziosa professionalità, competenza ed esperienza per far si che tutto questo possa essere portato avanti nel migliore dei modi” ha concluso l’assessore Franceschini.