Secondo i dati più recenti ogni famiglia italiana spreca più 600 euro di cibo all’anno, cibo che passa direttamente dal frigo al gestore del servizio di nettezza urbana e con conseguenze negative sotto il profilo economico e ambientale: il cibo gettato via è un costo sia all’acquisto sia nella fase di trattamento come rifiuto ambientale laddove separare la frazione organica ha sempre un impatto energetico. Ed oggi si celebra la nona edizione della Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare. Dal 2014 ad oggi la Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare è l’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su una questione centrale del nostro tempo anche attraverso manifestazione ed iniziative. Una di queste si è svolta, ieri pomeriggio, nella Sala San Michele di Palazzo Comunale, in collaborazione con Gestione Ambientale, alla presenza dei rappresentanti delle associazioni di categoria, rioni e scuole. “Siamo veramente felici ed orgogliosi che il comune di Castiglion Fiorentino ci abbia chiamato per organizzare insieme a loro un progetto della durata di oltre un anno a cui noi daremo tutto il nostro appoggio e che vedrà l’impianto di recupero integrale di San Zeno al centro di alcune iniziative previste” dichiara Marzio Lasagni Direttore Generale di Aisa Impianti Spa. In collaborazione con Gestione Ambientale, i rioni e le scuole, il progetto coinvolgerà dai più giovani agli adulti in incontri, appuntamenti ed eventi per sensibilizzare alla salute alimentare, la tutela ambientale e al corretto uso delle materie prime proprio a partire dalla tavola, come ad esempio utilizzare il cibo altrimenti destinato ai rifiuti e gestire al meglio quello che rimane, e imparare una corretta raccolta differenziata. “Soddisfatti di aderire a Spreco zero e di metterci in rete con altri comuni italiani per scambiarci buone pratiche contro gli sprechi, a partire da quello alimentare. Da sempre in prima linea a favore di tutte le iniziative che vogliono incentivare politiche ambientaliste e promuove attività educative soprattutto nei confronti dei più giovani, sempre molto sensibili su questi temi Il progetto ‘Che faccio lo Butto?’ è finalizzato alla sensibilizzazione e alla promozione di buone pratiche che producono effetti positivi tra i cittadini castiglionesi, dobbiamo però rimanere consapevoli che c' è ancora molto da fare soprattutto nella direzione di un profondo cambiamento culturale tra i consumatori finali e in particolar modo tra i più giovani per ridare valore al cibo sensibilizzandoli sul problema dello spreco alimentare e sulla necessità di prevenirlo e ridurlo" conclude l’assessore all’Ambiente, Francesca Sebastiani.