Tutto pronto, a Castiglion Fiorentino, per il gran finale della rassegna Mondovisioni che, anche quest’anno, seguendo la linea editoriale di Internazionale, ha portato nella città del Cassero i più appassionati lavori presenti sulla scena documentaristica mondiale, commentati da alcune delle più prestigiose firme dello stesso settimanale.
L’appuntamento conclusivo avrà luogo sabato 2 marzo alle ore 17, nella Sala San Michele del Palazzo comunale: al centro dell’incontro la proiezione di “Theatre of Violence”, il docu-film diretto da Emil Langballe e Lukasz Konopa presentato in anteprima nazionale lo scorso anno all’ultimo Festival di Internazionale di Ferrara. Premiato al Festival del documentario di Monaca, questo reportage ripercorre la storia del guerrigliero e criminale di guerra ugandese Dominic Ongwen, rapito all’età di nove anni dall’LRA, addestrato a diventare un bambino soldato nella ribellione contro il presidente Museveni, e successivamente, collocato in un ruolo di comando. La sentenza della Corte Penale dell’AIA con cui sarà condannato, nel 2021, a venticinque anni di carcere, ci presenta davanti una realtà di fanatismo religioso e violenza, lasciando al pubblico in balia di un interrogativo: si può essere vittima e carnefice allo stesso tempo?
Organizzato dal Comune di Castiglion Fiorentino con la direzione artistica del professor Alberto Mariotti, l’ultimo incontro di Mondivisioni sarà introdotto e accompagnato dagli interventi della giornalista Francesca Sibani, editor delle pagine e della newsletter dedicate all’Africa di Internazionale.
“Il successo dell’edizione 2024 di Mondovisioni non lo misuriamo tanto dal pubblico presente, che è stato comunque numeroso ad ogni appuntamento, quanto dal fatto che, per la prima volta, abbiamo portato il mondo a Castiglion Fiorentino, confrontandoci in modo attivo con tematiche di carattere mondiale grazie alla presenza dei giornalisti di una testata di alto livello come Internazionale e alla proiezione di documentari che hanno instillato in tutti noi la scintilla della riflessione ” conclude l’assessore alla Cultura, Massimiliano Lachi.