In quest’estate calda e assolata, la sanità continua a rimanere al centro dell’attenzione degli amministratori comunali. Prima è stata invocata una Asl “a misura di provincia”, auspicando, quindi, un deciso ritorno al passato, poi è stata la volta della revisione del distretto sanitario di Arezzo-Casentino-Valtiberina che proprio in questi giorni è di nuovo suddiviso in tre. Passi indietro, quindi, vengono o invocati o, addirittura , messi in atto nonostante l’attuazione dell’area vasta che ha modificato in maniera rilevante la vita di chi lavora nel sistema sanitario e soprattutto di chi, suo malgrado, vi deve ricorrere. “In questi giorni si è molto discusso della questione dei Distretti Sanitari in provincia di Arezzo e anche dell’accorpamento, a suo tempo voluto dalla Giunta Regionale, delle Aziende Sanitarie Toscane. È inevitabile che anche l’amministrazione comunale di Castiglion Fiorentino da tempo ha intrapreso una lunga riflessione sullo stato delle attuali condizioni della Azienda Sanitaria Toscana Sud Est anche dopo aver affrontato un’emergenza sanitaria di proporzioni inimmaginabili . Non possiamo che accogliere con favore le posizioni di tutti gli esponenti politici di vario livello che ritengono la scelta di avere una sola Azienda Sanitaria per tre province, Arezzo, Siena e Grosseto, non adeguata alle esigenze sanitarie dei territori . Meglio sarebbe ritornare all’Azienda Sanitaria di portata provinciale con dei Distretti Sanitari che dovrebbero essere calibrati secondo le omogeneità del territorio. Ci preoccupa e non da ora il futuro dell’ospedale Santa Margherita della Fratta reduce da un apparentamento con la Valdichiana senese non corrispondente alle aspettative dell’una e dell’altra realtà della Valdichiana” dichiara il sindaco Mario Agnelli.