“Vorrei mangiare le cose più buone insieme a mio figlio che non vedo da tanto tempo” ha scritto Assunta. “Vorrei aiutare la mia famiglia” gli ha fatto eco Edoardo. “Desidero che i miei cari siano in salute e possano lavorare” ha poi aggiunto Adolina. Sono questi alcuni dei messaggi scritti dagli ospiti della RSA della Casa della Salute e inseriti nel quadro che è stato consegnato questa mattina al sindaco Mario Agnelli. Hanno vissuto per oltre un anno sotto una sorta di campana di vetro, protetti da tutto e da tutti, ma non dai loro pensieri che erano costantemente rivolti al mondo esterno, ai loro familiari. Il covid-19 ha fatto paura anche a loro, ma non per loro stessi, ma per quello che poteva accadere ai propri cari. La perdita del lavoro dei familiari è stato il loro principale timore oltre alla salute. Pensieri brutti che però si sono dissolti come neve al sole durante l’incontro di questa mattina che, seppur breve, ha rappresentato una festa, una festa del cuore e dell’anima. Potremmo riassumere così, quindi, le visite del sindaco Mario Agnelli alla RSA “Cosimo Serristori” e a quella della Casa della Salute. “Questo giorno per noi è molto importante, è un primo passo verso la normalità” hanno detto all’unisono le maestranze di entrambe le strutture sanitarie. Durante l’emergenza sanitaria le video-chiamate erano l’unico mezzo per gli ospiti per incontrare i loro familiari ed ora, grazie ai vaccini e all’abbassamento dell’indice di contagiosità, tutti non vedono l’ora di “riaprire” le strutture e riabbracciare così i propri cari. La visita di oggi fa seguito alle lettere di ringraziamento per la professionalità e la dedizione dimostrata verso i più deboli che alcuni mesi fa il sindaco Agnelli aveva inviato al personale medico, infermieristico e agli operatori sanitari che chiude dicendo: “la nostra ripartenza comincia oggi con i nonni”.