Per il secondo anno consecutivo non ci sarà il tradizionale contenitore denominato “Maggio Castiglionese”.

Sarà un mese caratterizzato dalla natura, dal verde e dal trekking urbano fra tesori d’arte e luoghi della cultura attraverso sentieri che toccano boschi e prati

Data di pubblicazione:
12 Aprile 2021
Per il secondo anno consecutivo non ci sarà il tradizionale contenitore denominato “Maggio Castiglionese”.

Il prossimo, alla luce del perdurare delle restrizioni dovute alla pandemia, sarà un mese di maggio diverso, caratterizzato dalla natura, dal verde e dal trekking urbano fra tesori d’arte e luoghi della cultura attraverso sentieri che toccano boschi e prati. Insomma, un maggio diverso rispetto al solito, a passo lento, immersi nella natura. “Viste le limitazioni imposte dal Governo, il contenitore denominato ‘Maggio Castiglionese’ non potrà essere realizzato ma abbiamo pensato di promuovere, in questo mese che caratterizza la primavera, qualcosa di diverso e allo stesso tempo interessante sia per i castiglionesi che per chi sceglierà Castiglion Fiorentino per il week-end” dichiara il vice sindaco con delega  Promozione del Territorio e degli Ambiti Territoriali, Devis Milighetti. Si cammina sempre di più; nell’estate 2020 l’ha fatto il 39 % degli italiani, di gran lunga l’attività più praticata in vacanza, secondo l’Istituto nazionale ricerche turistiche  (isnart.it), con circa il 50%  degli italiani che ha dichiarato di ricercare luoghi per immergersi nella natura.  C’è voglia, dunque, di ritrovare la libertà dopo il lungo confinamento.  La straordinaria risorsa paesaggistica e ambientale che caratterizza l’area nord- est del territorio castiglionese, abbracciata da una catena di colline e monti disseminata da mulattiere, sentieri, strade storiche richiamano la fitta trama delle relazioni tra le vallate toscane. La gran parte di queste sono tuttora percorribili  sia in bike che a piedi come alla  Valle di Chio che conta circa 30 chilometri tra sentieri e strade, la Via Romea Germanica, con circa 10 chilometri, e lo stradone di Montecchio che ci collega fino alla Valle del Clanis. “La scelta della destinazione e delle attività svolte denota un netto cambiamento nello stile delle vacanze degli italiani, confermando l’ipotesi – avanzata nel periodo del lockdown dello scorso anno –di una riscoperta e di una rivitalizzazione, sotto il profilo turistico, di una parte rilevante delle cosiddette aree interne e marginali del paese, in cui isolamento e integrità ambientale ne hanno notevolmente rafforzato la capacità di attrazione. Di tutto questo ne dobbiamo fare tesoro garantendo maggiore percorribilità e conoscenza di questi percorsi immersi tra la natura” conclude il vice sindaco Devis Milighetti.

Ultimo aggiornamento

Venerdi 31 Marzo 2023