Anche 9 castiglionesi alle celebrazioni per i 50 anni dall’alluvione di Firenze.
"Quel 4 Novembre del 1966, a Firenze, il fiume Arno, gonfio di acqua scura e fangosa tracimò e inondò la città travolgendo tutto ciò che trovava sul proprio cammino. Quando le acque defluirono restò solo la distruzione." (dal libro L’alluvione di Firenze 1966)
Sono passati 50 anni da quella spaventosa e terribile alluvione che ha colpito Firenze, l’Italia e il mondo della cultura mondiale. Ma quei giorni drammatici raccontano anche la storia di tanti giovani, eroi senza medaglie, che si sono sporcati di fango per salvare Firenze e il suo popolo, le sue opere dalla furia dell’acqua. Gli Angeli del Fango saranno ricevuti il prossimo 4 novembre a Palazzo Vecchio, nel Salone dei Cinquecento, tra questi anche 9 castiglionesi, Maria Letizia Ricci, Gabriele Butini, Roberto Secci, Aldo Cencini, Vinicio Aretini, Lucio Casagni, Oliviero Bernardini, Mauro Pellegrini, Roberto Peruzzi e Franco Dandini. I “ragazzi”, all’epoca avevano un’età compresa tra i 17 e i 20, facevano parte della sezione castiglionese dei boy scout d’Italia e aderirono all’accorato richiesta d’aiuto dei fiorentini. “Restammo a Firenze fino al 26 novembre, la nostra occupazione andava tra spalare il fango e mettere in sicurezza i libri della biblioteca nazionale e la distribuzione dei viveri” raccontano gli “Angeli del Fango” castiglionesi. “Quella degli Angeli del Fango fu una mobilitazione spontanea di tantissimi giovani, tra questi anche alcuni castiglionesi. Allora come oggi la solidarietà dei nostri concittadini è grande, un ringraziamento a tutti chi nel passato, presente o futuro metterà a disposizione il proprio tempo e le proprie risorse dei più bisognosi” conclude il sindaco Mario Agnelli.