Giovedì a Palazzo San Michele si parlerà di sicurezza idraulica e di salvaguardia dell’habitat fluviale grazie al workshop organizzato dal Consorzio di Bonifica Alto Valdarno. La giornata sarà introdotta dalla Presidente Serena Stefani. Previsti gli interventi, tra gli altri, del direttore nazionale di ANBI, del presidente di ANBI Toscana oltre all’amministrazione comunale nelle persone dell’assessore all’Ambiente, Francesca Sebastiani, e al sindaco Mario Agnelli. Tanti, quindi, i relatori presenti per una riflessione a più voci su un tema di stringente attualità ovvero la Sicurezza idraulica. E lo si fa discutendo anche delle modalità più corrette per effettuare la manutenzione della vegetazione presente lungo le sponde e nell’alveo dei corsi d’acqua, uno dei temi più dibattuti. Le conclusioni, dopo gli interventi delle associazioni agricole; di Civis Chiana, il contratto di fiume del Canale Maestro; e il dibattito, saranno affidate alla vice presidente del Consiglio regionale della Toscana Lucia De Robertis. Coordinerà i lavori il dottor Carlo Chiostri dell’Accademia dei Georgofili. Nell’occasione sarà inaugurato il Salone della biodiversità, la vetrina della ricchezza biologica del comprensorio 2 Alto Valdarno, con alcune interessanti curiosità tra cui documenti manoscritti provenienti dall’archio storico comunale e dal fondo Giuseppe Ghizzi relativi alla situazione idraulica del tempo. “Castiglion Fiorentino ospita il primo evento del contratto di fiume sulla gestione della vegetazione nel territorio e il workshop di giovedì potrà, così, tracciare lo stato dell’arte della nostra Valdichiana e dei suoi fiumi e affluenti. La biodiversità vegetale rappresenta una sorta di assicurazione per la sopravvivenza. La diversità biologica è un elemento fondamentale per il funzionamento dell’ecosistema Terra perché assicura tutta una serie di servizi indispensabili per gli esseri viventi compreso l’uomo. Uno dei principali strumenti per mantenere un’elevata biodiversità è quello di destinare aree di particolare pregio naturalistico e grande ricchezza specifica all’istituzione di riserve o parchi, oasi in modo da garantire la conservazione a lungo termine valorizzando la loro fruizione e tutte le attività sostenibili e correlate. Per preservare il nostro territorio bisogna dare il giusto rilievo all’attività agricola che nonostante le difficoltà non abbandona il territorio mantenendolo sotto controllo idrogeologico e conferendo alla campagna un’immagine importante del nostro territorio” dichiara l’assessore all’ambiente Francesca Sebastiani.
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