Quest’anno a Castiglion Fiorentino niente sagre.

Data di pubblicazione:
19 Maggio 2020
Quest’anno a Castiglion Fiorentino niente sagre.
L’hanno deciso le associazioni e i circoli, organizzatori dei tradizionali appuntamenti, per dare sostegno al comparto della ristorazione.
 
 
 
 
 
 
Nel 2020 non si terranno le consuete sagre paesane. Lo hanno ufficializzato le associazioni e i circoli castiglionesi che nel periodo estivo e autunnale organizzavano i tradizionali appuntamenti. A dire il vero, già in tempi non sospetti, gli organizzatori locali avevano già manifestato la volontà di rinunciare alle varie sagre estive ed autunnali anche dove ci fossero state le condizioni. Un po' perché lo spirito festoso e gioioso che solitamente porta dietro con sé la tipica sagra paesana mal si sarebbe conciliata con la grave situazione sanitaria del Paese, un po' per spirito di solidarietà nei confronti di uno dei settori più colpiti, tra le attività produttive locali, quello della ristorazione. Adesso tutte le Associazioni e tutti i Circoli Castiglionesi coinvolti (primi tra tutti il Circolo della Polisportiva di Manciano per la Sagra dello Struzzo, a stretto giro quelli de La Nave per la Sagra della Pizza, della Noceta per la Sagra del Fungo Porcino e della Bistecca, di Montecchio per la Sagra della Castagna e quello di Brolio per la Sagra della Ranocchia) hanno ufficializzato la sofferta decisione di non svolgere le più note sagre paesane già previste e scadenzate per l'anno 2020."
"Il settore dei Circoli e dei Centri culturali/sociali in genere, del tutto ignorato nel DPCM del 16.05 e liquidato alla lettera "Z" del DPCM del giorno successivo come "attività sospese", peraltro assieme ai centri termali e di benessere, quantomeno a Castiglioni dà una lezione di stile e dimostra un grande senso di responsabilità e solidarietà, che poi è lo stesso spirito sul quale si fondano e che dovrebbe muoverli sempre nella gestione delle loro attività. Ci si augura che almeno a livello regionale sia stabilito un serio e concreto piano di riapertura di queste realtà, certamente e necessariamente in sicurezza, ma, in assenza delle principali fonti di auto sostentamento, che possa garantirne anche la sopravvivenza, vista la più alta funzione sociale di aggregazione che da sempre svolgono per la comunità, soprattutto per le fasce più deboli” ha dichiarato l’assessore Chiara Cappelletti alla Cittadinanza attiva, al Terzo settore – Associazionismo e Volontariato. “Da parte del tessuto sociale e aggregativo del nostro territorio comunale non ci poteva essere messaggio migliore per dare sostegno al comparto della ristorazione. Che sia da esempio per tutti” ha poi concluso il sindaco con delega al Turismo Mario Agnelli.
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