Al termine di un lungo e complesso procedimento avviato lo scorso dicembre e reso ancora più lungo dal lockdown delle scorse settimane, il Ministero per i Beni culturali ed il turismo, per il tramite dell’apposito ufficio regionale, ha dichiarato il Medagliere dell’Europa Napoleonica bene culturale di interesse nazionale. Con questa dichiarazione, l’art.10 comma E del Codice dei Beni Culturali, identifica: “le collezioni o serie di oggetti, a chiunque appartenenti, che, per tradizione, fama e particolari caratteristiche ambientali, ovvero per rilevanza artistica, storica, archeologica, numismatica o etnoantropologica, rivestano come complesso un eccezionale interesse”.
“Con questo riconoscimento il Museo del medagliere viene parificato agli altri siti di pregio come Casa Bruschi e l’Archivio Vasariano” afferma l’assessore alla Cultura, Massimiliano Lachi.
Con il riconoscimento pur restando dei beni di natura privata, i pezzi che compongono l’esposizione, di fatto vengono parificati al patrimonio culturale pubblico e quindi sottoposti ad una serie di vincoli e limitazioni finalizzate alla loro tutela e conservazione per le generazione future. “In pratica “ – continua Alain Borghini curatore del Museo – “non sarà possibile smembrare la collezione, trasportare all’estero in tutto o in parte i beni salvo che per specifiche esigenze espositive o di conservazione e previa autorizzazione della Soprintendenza oltre, tra le altre cose, l’obbligatorietà dell’autorizzazione della Soprintendenza per qualunque altra forma di movimentazione”. Le motivazioni che hanno indotto il Ministero ad attribuire alla collezione del Museo Medagliere dell’Europa Napoleonica questo riconoscimento sono da ricercarsi oltre che “nella rilevanza numerica della collezione che ne fanno una delle più importanti d’Italia, nel valore storico dei pezzi alcuni dei quali di grande rarità , che offrono ai visitatori uno spaccato della società europea nel periodo napoleonico essendo presenti medaglie che celebrano non solo eventi strettamente legati a Napoleone ma di tutta l’Europa” dichiara il Direttore Scientifico del Museo del Medagliere, Franca Maria Vanni. “Non possiamo poi negare che per tutto lo staff del Medagliere, la dichiarazione d’interesse culturale nazionale, costituisca anche il premio per anni di lavoro svolto in totale volontariato e fondandosi solo fondato sulla convinzione di portare avanti un progetto di oggettiva particolare importanza” precisa poi Borghini. Un ulteriore riconoscimento al valore della collezione è testimoniato dal finanziamento e dal patrocinio della Regione Toscana per la realizzazione dell’audio guida interattiva “I-Napoleon”
messa a disposizione dei visitatori direttamente nel loro dispositivo smartphone che potrà essere utilizzata per meglio conoscere ed apprezzare sia il contesto storico che gli esemplari esposti . “Il merito di questo risultato è senza dubbio di Alain Borghini e dei Collezionisti Storici Aretini che hanno abbracciato con entusiasmo il nostro progetto attraverso il quale abbiamo arricchito lì’offerta culturale, turistico- ricettiva della nostra città” conclude il sindaco Mario Agnelli.