Ripercorrere alcune delle tappe più significative della nostra storia contemporanea attraverso i prodotti della cultura popolare e della comunicazione politica dell’epoca: è questo l’obiettivo della mostra "Propaganda! L'Italia dal Ventennio alla Repubblica", l’esposizione di manifesti storici che, da mercoledì 24 aprile, sarà visitabile a Castiglion Fiorentino nell’atrio del Palazzo Comunale.
Curata dalla dottoressa Stella Menci, coadiuvata nella parte di ricerca storica dalla dottoressa Sara Mori, e con il progetto grafico di Juri De Luca, la mostra vedrà protagonisti quaranta manifesti murali di propaganda politica riguardanti, oltre il periodo del Ventennio, le elezioni politiche del 1946 per la formazione dell'Assemblea Costituente, e quelle del 1948, le prime della nascente Repubblica Italiana. Selezionati tra circa 5000 pezzi provenienti dall’Archivio Comunale recentemente ordinato, i manifesti in esposizione racconteranno il passaggio dal Ventennio alla Repubblica anche da una prospettiva tutta castiglionese, aprendo un particolare focus sui risultati elettorali registrati nella città del Cassero.
Già fissata in calendario per la mattina del 24 aprile, l’inaugurazione della mostra sarà preceduta, nella Chiesa di Sant’Angelo al Cassero, da un incontro, moderato dal giornalista Luca Amodio, con il Professor Gabriele Paolini, docente di Storia contemporanea e Storia della comunicazione politica all’Università degli Studi di Firenze. Nella Bottega Medievale di Palazzo San Michele, sarà, inoltre, allestita una saletta video all’interno della quale, scorreranno le immagini di centinaia di manifesti storici con una voce narrante in sottofondo che illustrerà ai visitatori l’intero progetto della mostra.
“Questo importante progetto intende, da una parte, valorizzare il nostro patrimonio storico e archivistico grazie all’esposizione di beni di proprietà dell’Archivio comunale e, dall’altra, raccontare in modo suggestivo la storia della Repubblica Italiana nel Novecento, attraverso i manifesti propagandistici che ripercorrono l’evoluzione democratica del nostro paese” conclude l’assessore alla Cultura, Massimiliano Lachi.