“Ho una figlia della vostra età che si interessa di questioni ambientali, io le ho detto che in questo momento abbiamo una guerra in atto e non è tollerabile che ancora oggi in Occidente, in quello che comunemente consideriamo paese privilegiato, ci siano popoli in guerra”. Così Edoardo bennato, quest’oggi durante l’inaugurazione della sua mostra alla Pinacoteca a Sant’Angelo al Cassero visitabile fino al 30 ottobre, davanti ad un folto gruppo di giovani studenti frequentanti le scuole castiglionesi. Dopo una breve presentazione da parte del sindaco Mario Agnelli e dello stesso artista la parola è passata ai ragazzi con le loro domande. Tanti i temi toccati dall’immigrazione al confronto tra città e periferie, dalla storia del paese a quella personale. “I migranti descritti nei miei quadri rappresentano il cammino della famiglia umana in tutti questi secoli. Non ci sono diverse razze ma solo una razza che si è diversificata nel corso della storia” ha spiegato il cantautore.
Il 26 ottobre è previsto concerto al teatro Spina di Castiglion Fiorentino del cantastorie, come lui ama definirsi, che da quarant’anni immortala con le sue canzoni il mondo odierno fatto di buoni e cattivi; sbeffeggiando i potenti e inneggiando alla forza umana della gente, passando per il più classico tra i sentimenti ispiratori dei poeti della canzone, l’amore. Sarà un concerto ad alto contenuto Rock&Blues in cui verranno proposti i suoi brani più celebri e una selezione di successi di chiara ascendenza rossiniana, in un programma già sperimentato che vedrà la presenza di un quartetto d’archi, il Quartetto Flegreo, la soprano Marian Chiara Chizzoni, il suo chitarrista Giuseppe Scarpato e Roberto Perrone, batterista ormai storico di Edoardo. La propensione e la curiosità che Edoardo Bennato rivela per il repertorio classico e operistico, permette di scoprire citazioni colte all’interno delle sue canzoni, talvolta attinte dalle opere di Gioachino Rossini o dalle operette, ora da altre sofisticate fonti librettistiche, pur sempre familiari e care all’immaginario collettivo. Due ore di musica per un evento da vivere dall’inizio alla fine. Un’esperienza emozionale con brani e melodie che sono entrati a far parte del nostro immaginario collettivo a cui sarà difficile resistere; per ritrovare, attraverso il potere della musica, vibrazioni ed emozioni che fanno bene all’anima. “Ho conosciuto Edoardo lo scorso anno per un progetto televisivo con Ringo e Marky Ramone e da quel momento ho capito che era impossibile definirlo con un aggettivo. Le sue opere non sono frutto della casualità bensì sono il risultato di un percorso di un uomo pensante che ha saputo trasferire sulla tela alcuni dei temi che ha cantato nelle sue storie. La mostra è un delizioso antipasto al concerto per il quale si registra il tutto esaurito” conclude il sindaco Mario Agnelli.