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L’amianto è un materiale di origine naturale con struttura fibrosa e la sua elevata resistenza lo aveva reso un ottimo additivo per il cemento e per le vernici, infatti venne largamente impiegato in edilizia per realizzare grondaie, tubi, vasche, ma anche tramezzi e piastrelle. Inoltre, per le sue proprietà isolanti, fu largamente utilizzato come materiale per rivestire tetti e pareti.
Il cemento-amianto, comunemente noto come Eternit, fu prodotto a partire dai primi anni del ‘900 e largamente utilizzato per coperture di edifici e capannoni, ma anche oggetti di uso quotidiano. I manufatti in cui esso è utilizzato presentano, con l'andare del tempo, una elevata friabilità, quindi se danneggiati o polverizzati rappresentano un pericolo per l’uomo in quanto, essendo l'amianto composto da fibre minuscole, può essere facilmente inalato e perciò provocare malattie dell’apparato respiratorio. E' già dagli anni ‘60, che si è iniziato a capire che la polvere di amianto costituisce un danno per l’uomo in quanto causa di tumori ed altre malattie respiratorie, ma nonostante questo la sua produzione è continuata fino agli anni ‘80. Solo nel 1992 questo materiale è stato definitivamente vietato in Italia e in Europa.
Ancora oggi, però, anche nel nostro territorio ci sono diversi edifici con superfici e manufatti in amianto che rappresentano un rischio per la salute dei cittadini: in questa ottica si inserisce il Disciplinare approvato dall'Amministrazione, in quanto coprendo parte dei costi si pone come un concreto aiuto al ritiro ed allo smaltimento del materiale nel pieno rispetto della normativa e dell'ambiente.