Solo qualche mese fa, l’approvazione unanime del consiglio comunale della delibera del gruppo di maggioranza “Libera Castiglioni” di conferire la cittadinanza onoraria al “Milite Ignoto, Cittadino d’Italia”. Ed ora l’annuncio ufficiale della cerimonia che si terrà martedì 8 febbraio a partire dalle ore 11. Il programma prevede due momenti: alle ore 11.00 presso Sala San Michele si terrà la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria mentre alle ore 11.45 circa presso il monumento del Milite Ignoto dei giardini di piazza Matteotti verrà scoperta la targa.
“Una cerimonia importante, che lascerà il segno per le generazioni future” dichiara il consigliere Marcello Orlandesi, che aggiunge, “è responsabilità di tutti noi ricordare un Soldato Ignoto che divenne per tutti gli italiani il simbolo del sacrificio e del valore dei combattenti della Prima Guerra Mondiale e di tutti caduti per la Patria, ricordare chi ha sacrificato la propria vita per darci un futuro migliore, dando loro, così, il giusto riconoscimento a nome di tutta la cittadinanza”.
Un soldato, uno dei tanti, caduto e rimasto non identificato, è diventato il simbolo di tutti i caduti per la nostra Patria, rimasti senza nome o dispersi. Avvenne il 4 novembre 1921 e lo scorso anno si è celebrato, con il passaggio anche da Castiglion Fiorentino del treno storico , l’anniversario di quella scelta. Di quel soldato forse non si conoscerà mai il vero nome, quello che ebbe in vita, ma, da 100 anni, viene eletto a rappresentare i caduti di tutte le guerre. “Il Milite Ignoto evoca in tutti noi un sentimento di fratellanza, di pace e di patriottismo e la patria è la terra alla quale ognuno di noi si sente legato per motivi legali, culturali, storici o emotivi. Il senso di appartenenza ad un luogo, ad una città, ad una storia sarà, martedì prossimo, ulteriormente rafforzato attraverso il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto. Con questo gesto cerchiamo di onorare tutte le vittime che nei secoli sono perite per un ideale” conclude l’assessore alla Cultura, Massimiliano Lachi.